Dizionario dei Sintomi – Lettera V

Dizionario dei Sintomi – Lettera V

 

VACCINAZIONE: la vaccinazione non è certo una malattia, ma può causare diversi disturbi post vaccinali. Per molto tempo è stata sinonimo di protezione contro le infezioni che minacciano la salute. Oggi molti scienziati, ricercatori e medici rimettono in discussione il ruolo della vaccinazione.

Tra questi, Andrew Moulden, illustre medico le cui ricerche cliniche e biomediche gli sono valse una trentina di premi e onorificenze. Egli fornisce le prove secondo cui tutte le vaccinazioni provocano direttamente o indirettamente disturbi e malattie acute o croniche, permanenti o transitorie, in grado di intaccare tutti i sistemi del corpo. Moulden ha messo a punto una nuova tecnologia di diagnostica per immagini che permette di evidenziare i disturbi e i danni neurologici che subentrano dopo le vaccinazioni. Egli spiega che i vaccini provocano una iperreattività del sistema immunitario durante la quale i leucociti vanno all’attacco delle sostanze iniettate nel flusso sanguigno. Dal momento che i leucociti sono troppo grossi per poter penetrare i sottilissimi capillari in cui si trovano le sostanze estranee, essi finiscono con l’otturare, bloccare e rovinare i capillari. La strada che i globuli rossi più piccoli devono percorrere per portare ossigeno ai vari organi, passando attraverso i capillari, risulta così ostruita dalle sostanze estranee. Queste particelle, che ostacolano o impediscono la circolazione sanguigna, possono raggiungere il cervello provocando nel bambino e nell’adulto molte malattie e causando nel neonato autismo o morte improvvisa. Proprio come accade con l’attacco cardiaco, ogni volta che i tessuti si trovano in carenza di ossigeno è possibile avere un attacco cerebrale, problemi di fegato o ai reni.

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Quella di Moulden è una scoperta di grande rilievo, che rimette in discussione il ruolo di protezione sino a ora attributo ai vaccini. Molti sono convinti che garantiscano una reale protezione e trovano ridicole le affermazioni di chi si oppone al loro uso. Il problema è che spesso questi guardano solo gli effetti a breve termine del vaccino, dimenticando che esso continua ad agire in maniera progressiva. Con il passare del tempo, anche uno o due anni dopo l’iniezione, è infatti possibile che compaiano problemi neurologici. Vedi Malattie autoimmuni e Miofascite macrofagica.

VAGINA: è collegata alla sessualità e rappresenta il principio femminile, ricettivo o yin. È il luogo in cui i due principi, maschile e femminile, si incontrano.

Ascessi o foruncoli vaginali: 

Che cosa mi fa provare rabbia nei confronti del mio partner sessuale?

Forse è il fatto che soffre di eiaculazione precoce?

Forse è il fatto che gli piacciono i film porno?

Forse è perché vedo che tenta di sedurre tutte le donne?

Pruriti vaginali (senza infezione): vedi anche Vaginite.

È possibile che viva una condizione di impazienza riguardo alla mia sessualità o riguardo al mio partner sessuale?

Fissurazioni vaginali: 

Mi sento forse combattuta, divisa tra due partner sessuali?

Rapporti sessuali dolorosi o dispareunia:

Ho difficoltà a concedermi completamente nei rapporti sessuali?

Mi forzo di avere rapporti sessuali per non scontentare il mio coniuge?

Mi sento forzata ad avere rapporti sessuali con il mio coniuge?

Secchezza vaginale: vedi Ghiandole di Bartolino.

VAGINISMO: contrazione involontaria dei muscoli perivulvari che rende difficili e dolorosi i rapporti sessuali e si può verificare anche durante un esame ginecologico. Il disturbo a volte rende impossibile la penetrazione.

Può essere collegato alla paura della penetrazione dovuta a un trauma, sia legato a una penetrazione forzata (con un dito o con il pene) sia alla vista di un uomo in erezione (quando si è bambini). Può esprimere il timore di essere violentata o anche una chiusura nei confronti dell’uomo.

L’atto sessuale implica, da parte della donna, l’abbandonarsi al proprio partner, ma se per una donna l’uomo equivale a un pericolo, questo risulta impossibile. La donna teme che lui le faccia del male o che la lasci. Quindi, più la paura di abbandonarsi a un uomo è grande, più il disturbo in questione sarà marcato.

Ho vissuto un evento oppure sentito dei commenti riguardanti la sessualità che mi hanno turbata?

È possibile che mi sia sentita abbandonata da mio padre?

Ho vissuto delle violenze da parte di un uomo (padre, nonno, zio, fratello, vicino)?

VAGINITE: infiammazione della mucosa vaginale che si traduce in leucorrea (perdite bianche), pruriti, bruciori e fastidi durante i rapporti sessuali (dispareunia). Queste infezioni possono essere:

Fungine: la più frequente fra queste è la Candida albicans. Vedi Candidosi.

Batteriche: stafilococco, streptococco, gonococco.

Parassitarie: trihomonas ecc.

Virali: herpes.

Una vaginite può essere confusa con una fase di riparazione, per esempio nel caso di un cancro al collo dell’utero. In questa affezione non si manifestano pruriti. Vedi Infezione.

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Le vaginiti esprimono spesso rabbia nei confronti del proprio partner sessuale o di un uomo che ci ha mancato di rispetto. Può essere legata anche a un senso di colpa: ci si colpevolizza, per esempio, per essersi lasciate sedurre troppo facilmente o per aver provato piacere sessuale infrangendo in tal modo un tabù.

Le vaginiti che rientrano nella categoria delle malattie sessualmente trasmissibili sono quasi sempre legate a una colpa: la colpa di aver tradito il proprio partner, di usare la sessualità a fini personali, di avere rapporti con un uomo sposato, di avere rapporti sessuali al di fuori del matrimonio o della relazione amorosa.

Provo rabbia verso il mio partner sessuale? E per quale motivo?

Ci sono cose riguardo alla mia sessualità di cui mi sento colpevole?

Nella mia memoria emozionale ho conservato l’equazione: sesso = male, oppure sporco o altre cose del genere?

Vaginite cronica:

Nutro odio o rabbia nei confronti di un uomo in particolare o nei confronti degli uomini in generale? Se sì, per quale motivo?

Dovrei forse concedere il perdono a un uomo o a degli uomini?

La parola uomo, per me, a cosa equivale?

VAMPATE DI CALORE: vedi Angoscia o Menopausa, secondo il caso.

VARICELLA: malattia benigna dell’infanzia caratterizzata da un’eruzione e da febbre bassa. Come tutte le malattie che colpiscono la pelle, riguarda una perdita di contatto vissuta dal bambino. Il disturbo esprime pertanto un misto di rabbia e di perdita di contatto.

È possibile che il bambino sia stato trattenuto quando invece avrebbe voluto accompagnare o seguire uno dei suoi genitori?

Nell’adulto la varicella è un disturbo più serio.

Si è forse verificata una risonanza tra un’emozione di separazione vissuta nell’infanzia e una nuova situazione?

VARICI: vedi Vene.

VEGETAZIONE ADENOIDE: vedi Adenoidi.

VENE: le vene sono vasi che permettono il ritorno del sangue, dopo che ha irrigato i tessuti e gli organi, verso il cuore, da cui viene poi inviato ai polmoni per essere liberato dall’anidride carbonica. Le vene trasportano sangue deossigenato e hanno la funzione di far risalire il sangue utilizzato (l’equivalente delle acque reflue) affinché sia pulito. I disturbi attinenti alle vene sono dunque legati alle difficoltà o ai problemi, a tutto ciò che non si riesce a superare.

Le vene rappresentano pertanto la capacità di far fronte alle difficoltà, di risolvere i problemi o di migliorare quello che impedisce di vivere in un ambiente pulito o sereno.

Si situano per lo più a livello dei membri inferiori ed esprimono la difficoltà di liberarsi di ciò che è fonte di  Varici: dilatazioni delle vene.problemi e che impedisce di vivere nell’armonia e nella bellezza cui aspiriamo. Quando ci si trova a fronteggiare un problema che non si riesce a risolvere è possibile che le vene si gonfino, si dilatino e che appaiono le varici. Vedi anche Flebite.

Ho la sensazione di trovarmi di fronte a uno o a più problemi che non si risolvono?

Ecco alcuni esempi di problemi:

– Problemi di soldi o di debiti di cui non si vede la fine.

– Problemi legati a un’auto che fanno trascorrere tanto tempo dal meccanico.

– Problemi legati alla costruzione di una casa, dove si ha l’impressione di passare il tempo a riparare quello che è stato fatto male.

– Un marito o dei figli che in casa lasciano tutto in disordine.

Varici all’incavo popliteo (dietro il ginocchio): 

Ho la sensazione di dovermi sempre piegare alle aspettative o alle esigenze dei miei famigliari?

Varici all’addome: 

Ho la sensazione di non riuscire a liberarmi delle mie emozioni?

Varici dell’esofago: vedi Esofago.

Varici testicolari o varicoceli: vedi Testicoli.

VERMI INTESTINALI: vedi Parassiti intestinali.

VERRUCHE: tumori dell’epidermide, isolati o a grappoli. Sono l’espressione di una repulsione verso ciò che non è armonioso. Sono quasi sempre legate a una svalutazione estetica o funzionale dell’organo colpito, ma esprimono per lo più un senso di vergogna.

Verruche sul viso: possono essere il segno che non si ama un tratto del proprio volto, per esempio il naso.

Verruche sulle mani o su tutte le dita: possono indicare che non si amano le proprie mani o che si vive un senso di vergogna riguardo all’uso che se ne fa. È possibile che ci si vergogni di essere maldestri oppure mancini.

Ho vergogna di essere maldestro?

Ho forse la sensazione di essere privo di valore in quello che faccio?

Una mia giovane paziente aveva le mani coperte di verruche. Quando era bambina i genitori le ripetevano sempre che era una buona a nulla e che non avrebbe mai saputo fare niente con le mani. Questo la portò ad abbandonare gli studi e a trovare lavoro come collaboratrice domestica. Si vergognava di fare quel lavoro. Quando riuscì a perdonare i suoi genitori e a liberarsi dal senso di inferiorità, rimase sbalordita nel vedere scomparire le verruche.

Verruche sulle dita: a seconda del dito colpito, la verruca o le verruche possono rivelare ciò di cui ci si vergogna.

Sull’indice della mano che si usa per scrivere:

Mi vergogno di non saper scrivere meglio o di fare errori di ortografia?

Sul dito medio: vedi Dito medio in Dita.

Provo un senso di vergogna verso tutto ciò che attiene alla sessualità?

Verruche plantari:

Vedo continuamente ostacoli ai miei progetti o ai miei desideri?

Mi ripeto spesso frasi quali: «Questa cosa non andrà avanti», «Così non si va da nessuna parte»?

Ho forse vissuto una situazione di vergogna relativamente ai miei piedi o al fatto di restare a piedi nudi?

Verruche su tutto il corpo: possono denotare un rifiuto verso il proprio ambiente, oppure verso una persona che ci è vicina di cui ci si vergogna.

Che cosa non trovo bello o rifiuto del mio corpo, o che mi ripugna in un’altra persona, di una situazione o di un posto?

VERTEBRE: vedi Schiena.

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VERTIGINE DI MÉNIÈRE: vedi Malattia di Ménière.

VERTIGINI: sensazione di vedere gli oggetti circostanti spostarsi nei tre piani dello spazio. Sono accompagnate da un’impressione di imminente caduta che induce ad arretrare. La vertigine non è né il capogiro né la lipotimia (sensazione angosciante di essere sul punto di perdere conoscenza), ma un disturbo dell’equilibrio collegato piuttosto a un dilemma tra il corpo, che reclama una sosta, e la testa, che persiste nel voler andare avanti.

Il disturbo è spesso legato alla sensazione di aver perso il proprio punto o i propri punti di riferimento. Si può trattare sia di una persona che è partita o che è deceduta, sia di un lavoro che si è perso, oppure di una casa a cui si era legati o di uno stile di vita che si è dovuto abbandonare e così via. Le persone anziane che lasciano la loro casa per andare a vivere in una casa di riposo soffrono spesso di vertigini: per loro la casa rappresentava un punto di riferimento. In tal caso, le vertigini possono anche essere collegate alla perdita del coniuge o all’allontanamento di uno dei figli su cui facevano affidamento. Vedi anche Mal di mare in Cinetosi.

Ho la sensazione di aver perso ciò che rappresentava il mio punto di riferimento?

Vertigine parossistica posizionale:

La mia vita ruota intorno ai miei figli?

VESCICA: serbatoio muscolo-membranoso in cui l’urina resta depositata tra una minzione e l’altra. Le pareti della vescica sono costituite da muscoli rivestiti all’interno da un epitelio urinario. La parte più bassa della vescica, il collo, è mantenuta chiusa da uno sfintere composto da fibre muscolari circolari.

La vescica rappresenta la capacità di delimitare il proprio territorio (gli animali delimitano il loro territorio con l’urina).

I problemi alla vescica riguardano dunque le emozioni attinenti al proprio territorio, cioè al proprio spazio, a tutto ciò che è personale (vestiti, computer, utensili della cucina, automobile ecc.). Per un bambino possono essere la cameretta, i giochi, i quaderni o tutto il suo mondo infantile. Vedi anche Urina e relativi disturbi.

Cistite: infiammazione, con infezione, della parete della vescica. Vedi anche Vescica.

La cistite è caratterizzata da un bisogno frequente di espellere piccole quantità di urina che, durante l’emissione, sono accompagnate da bruciore. Questo disturbo è il segno che ci si sente invasi o non rispettati nel proprio territorio. Il territorio in questione può essere la casa, uno spazio fisico (ufficio, cucina, camera), un oggetto (vestiti, computer), del tempo per se stessi, il riposo, la libertà di essere se stessi e di operare scelte che corrispondono al proprio modo di essere. Ci si può sentire invasi da persone che si accolgono in casa, dagli amici dei propri figli, da vicini di pianerottolo rumorosi, da colleghi che prendono e usano il nostro materiale e così via.

È possibile che mi senta invaso o non rispettato nel mio territorio?

Ho provato rabbia per l’intrusione di una persona in un ambito che ritengo personale?

Per guarire dalla cistite bisogna avere il coraggio di far rispettare il proprio spazio o ciò che ci appartiene. Questo presuppone talvolta di dover superare la paura di non piacere o di non essere amati.

Cistite emorragica: colpisce in modo particolare le persone che fanno fatica a prendersi il loro spazio, a difendere il loro territorio, oppure coloro che hanno la sensazione di dover perennemente lottare per ottenere lo spazio o la libertà di cui hanno bisogno.

È possibile che viva una grande perdita di gioia perché ho la sensazione di non avere uno spazio tutto mio, o perché sento che non riesco a far valere la mia libertà di scegliere, nella mia famiglia o nella mia relazione di coppia?

Jane mi consulta per una cistite emorragica. Vive in un appartamento sopra i suoceri, i quali fanno continue intrusioni in casa sua. Ha tentato mille volte di convincere il marito a traslocare in modo da proteggere la loro intimità famigliare, ma ogni volta lui si è opposto per timore di dare un dispiacere ai genitori. Jane non sa più cosa fare e il fatto che il marito non capisca cosa prova la rattrista sempre più. Quando capisce che può far rispettare il suo territorio senza bisogno di traslocare, passa all’azione: comunica ai suoceri che d’ora in avanti lei si sarebbe sentita rispettata se loro avessero fatto semplicemente la cortesia di telefonare per chiedere a lei e al marito se erano disposti a riceverli. I suoceri hanno accettato la proposta e la cistite emorragica di Jane è guarita.

Irritazione della vescica: contrazioni involontarie e incontrollabili dei muscoli della parete vescicale che provocano il bisogno di urinare in fretta e di frequente. È quasi sempre abbinata alla paura o a una situazione stressante che si deve affrontare.

Cos’è che mi procura stress o che mi fa paura?

Faccio fatica a stabilire i miei limiti, a prendere posizione o a far rispettare il mio territorio?

Tumore della vescica: può essere benigno o maligno (carcinoma della mucosa vescicale). Vedi Sanguinamenti.

Questo tumore può determinare l’ematuria (sangue nelle urine) e dipendere in molti casi da forti emozioni non espresse riguardanti il mancato rispetto del proprio territorio.

Ho vissuto un susseguirsi di emozioni collegate al mancato rispetto del mio territorio?

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VIBICI: vedi Smagliature.

VIE BILIARI: vedi Coledoco.

VIRILISMO: la barba è un carattere secondario che appare nel ragazzo durante la pubertà, e sarà più o meno folta a seconda degli ormoni sessuali dell’individuo. Quando è presente in una donna esprime un marcato carattere maschile.

Il virilismo non si limita tuttavia alla presenza della barba. Vi sono virilismi più leggeri e altri più accentuati. In quest’ultimo caso, nella donna si sviluppano un insieme di caratteri maschili: pelosità eccessiva (irsutismo), ipertrofia del clitoride, voce grave, carattere autoritario, morfologia androide. Questo tipo di virilismo dipende da un eccesso di ormoni maschili presenti nel corpo, perciò quanto più alto è il tasso di ormoni maschili prodotto dalle ovaie (che normalmente non ne dovrebbero secernere) tanto più il virilismo sarà accentuato.

È possibile che non mi sia sentita desiderata come figlia femmina, e che si sarebbe preferito che fossi un maschio?

Ho voluto sostituire in questo modo il figlio maschio che mio padre desiderava?

Ho avuto la sensazione che i maschi fossero accettati meglio delle femmine?

È possibile che io abbia rifiutato il lato femminile incarnato da mia madre?

Per diminuire i caratteri maschili occorre ridare spazio al proprio femminile. Per farlo si può per esempio andare a ritrovare, attraverso immagini mentali, quel feto che si è state, quel feto che non si è sentito desiderato in quanto femmina, e dirgli che lo si ama così e non si vorrebbe fosse altro che quello che è. Si può dirgli anche che i suoi genitori hanno desiderato un maschio per un determinato motivo, ma che il vederla li ha resi talmente felici da far dimenticare loro l’idea di avere un figlio maschio. Gli si possono presentare i lati positivi di essere una bambina e, più tardi, una donna.

Forse si dovrebbe smettere di giudicare le donne, oppure di modificare l’immagine negativa delle proprie madri o delle donne in generale. Così facendo, si potrebbe finalmente ricavare piacere nell’essere un po’ più passive (ricevere, lasciare agli altri le decisioni e il controllo). Si potrebbero privilegiare la lentezza e la dolcezza, valorizzando sempre più l’aspetto femminile di sé.

Una delle organizzatrici dei miei seminari aveva un problema di virilismo, anche se, essendo bionda, non si notava molto. Si era comprata delle scarpe con il tacco a spillo e aveva deciso di indossarle per la prima volta in vita sua in occasione della mia conferenza. Alla fine mi aveva detto, tenendo le scarpe in mano: «Non so come facciano le donne a camminare con queste robe…» Nonostante il suo desiderio di andare verso la propria polarità femminile, non riusciva a identificarsi con il fatto di essere una donna. Sicuramente la sua anima doveva vivere e attraversare questa esperienza, vale a dire avere una personalità maschile in un corpo di donna… maschile. Vedi anche Omosessualità.

VISO: rappresenta l’individualità. Qualunque disturbo che colpisce il viso è dunque legato a quello che si mostra, o a quello che non si vuole mostrare agli altri. Vedi Acne, Dermatite seborroica alla voce Dermatite, Eczema, Foruncoli, Tumore al naso alla voce Naso ecc.

Dolore all’osso malare: osso che corrisponde allo zigomo e alla parte inferiore dell’orbita.

Ho la sensazione di essere stato schiaffeggiato, umiliato?

È possibile che una situazione mi abbia ricordato gli schiaffi che ricevevo da bambino?

VISTA ASIMMETRICA: un occhio è astigmatico e l’altro è miope.

Tendo forse a essere estremista, a veder le cose o tutte bianche o tutte nere?

Se il problema subentra dopo un’operazione:

È stato il mio modo di vedere le cose che ha fatto sì che attirassi questa operazione?

VITILIGINE: vedi Depigmentazione.

VOCE: vedi Corde vocali.

VOGLIE: zone della pelle di diversi colori (rosso, marrone o blu) presenti alla nascita. Possono rappresentare cicatrici dell’anima legate a una precedente incarnazione. Una persona che è stata uccisa con una coltellata oppure che ha perso una persona cara assassinata con una pugnalata, potrebbe per esempio avere una macchia che ripropone la forma della lama di coltello estratta dal corpo. Ma si tratta solo di una probabilità. Vedi Angioma, Daltonismo, Nevo.

VOMITO: vedi anche Indigestione.

Che cosa non riesco ad accogliere o rifiuto?

Che cosa mi ha nauseato o disgustato?

Qual è la situazione che forse ho rifiutato?

VULVA: la vulva è la parte esterna degli organi genitali femminili. Comprende le labbra e il clitoride.

Vulvite: infiammazione della vulva.

Provo rabbia nei confronti del mio partner sessuale o verso un uomo che mi ha palpeggiato?

Eczema sulle labbra vulvari: vedi Eczema agli organi genitali alla voce Eczema.

È possibile che mi senta distante dal mio partner sessuale?

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