Bilancia e Toro: sono segni compatibili?
Bilancia-Toro
È un incontro tra due Veneri, quella di Terra del Toro e quella d’Aria della Bilancia: due modi molto diversi di gioire della vita, di intendere l’amore, di esprimere i sentimenti.
Ambedue guidati da Venere a essere amabili, gentili, accomodanti, ad attrarre a sé il piacere, sono convinti estimatori di tutto quanto è armonioso e bello: hanno quindi notevoli argomenti in comune, che possono motivare un intrigante dialogo, premessa dell’amore. Ma affinché il rapporto duri bisognerà che intervengano componenti planetarie in altri segni: tra due esemplari “puri” il rischio di fallimento è infatti piuttosto alto.
Il Toro-Toro è troppo materialista, la Bilancia-Bilancia troppo distaccata per permettere, ai due, di intendersi davvero. Quando l’incontro avviene tra una donna Bilancia e un uomo Toro, lui incarnerà da subito il ruolo del maschio vigoroso, realista e protettivo, ma senza sfumature da macho (è uno dei pochi uomini che sanno essere dolci pur senza perdere in mascolinità); sarà il polo pratico della coppia, mentre la Bilancia, farfalla apparentemente fragile, ne sarà il polo aereo, e inviterà il partner a raffinarsi, a volare un po’ più alto.
Tutto dipende se lui riuscirà o no in tale intento: con il tempo la Bilancia potrebbe stancarsi di un uomo troppo prosaico, con la tendenza a divenire noioso. Se l’amore nasce invece tra una lei Toro e un lui Bilancia, lei sarà sedotta dallo stile perfetto di lui, corteggiatore fine e galante che sa farla sentire la donna più adorabile del mondo; lui capirà presto di aver trovato una compagna preziosa non solo per la sensualità che sa elargire, ma anche e soprattutto per le sue idee chiare e concrete, per il solido senso pratico con cui affronta la vita, atteggiamento che gli sarà di molto aiuto nel superare le sue croniche indecisioni.
È questa, insomma, l’accoppiata vincente: la donna Toro, paziente ma di mano ferma, conduce l’uomo Bilancia, duttile e comprensivo, nella direzione voluta e lo aiuta a rilassarsi, a tralasciare le perfezioni astratte a vantaggio dei piaceri terreni.