Acqua: Quanto dobbiamo bere, quando e quale residuo fisso scegliere
Sappiamo davvero quanta acqua è bene bere, di quale tipo e in quali momenti della giornata?
L’acqua è una risorsa fondamentale per il nostro corpo di cui spesso però ci dimentichiamo. Ci sono infatti molte persone che hanno bisogno di tenere sempre vicina una bottiglia con dell’acqua per ricordarsi di bere, altrimenti lo stimolo della sete poco si fa sentire.
Quanta acqua bere?
Generalmente si consiglia di bere almeno un litro e mezzo, 2 litri di acqua al giorno (circa 8 bicchieri) indistintamente a seconda delle persone e delle situazioni. In realtà questo dato, sia pur giusto, andrebbe un po’ meglio calibrato a seconda dei casi.
Ci sono delle categorie, ad esempio gli sportivi, che hanno bisogno di un maggiore quantitativo di acqua perché ne perdono molta durante i loro allenamenti o determinate patologie che possono insorgere, come ad esempio la cistite, che richiedono un consumo di acqua maggiore rispetto al classico litro e mezzo – due.
Ma anche semplicemente d’estate quando si perdono più liquidi sarebbe meglio aumentare il quantitativo d’acqua integrando anche con tanta frutta e verdura.
Quale acqua bere?
Altro punto fondamentale è che l’acqua dovrebbe essere, il più delle volte, a residuo fisso basso. Per residuo fisso si intende la quantità di minerali che vi sono disciolti all’interno e viene calcolato portando l’acqua ad una temperatura di 180°.
Si distinguono così 4 tipologie di acqua:
1. Minimamente mineralizzata: meno di 50 mg/l
2. Oligominerale: meno di 500 mg/l;
3. Medio Minerale: tra 500 e 1000 mg/l.
4. Ricca di sali minerali: più di 1500 mg/l.
I minerali se sono presenti in grandi quantità, a lungo andare tendono a depositarsi nell’organismo che potrebbe iniziare ad avere difficoltà a smaltirli correttamente. Neanche questo però è in tutti i casi vero, sempre nel caso degli sportivi potrebbe essere utile bere un’acqua ben mineralizzata in modo tale da reintegrare almeno in parte quanto perso con l’allenamento. Lo stesso vale per gli anziani che potrebbero aver bisogno di assumere un’acqua più ricca in quando magari carenti di sali minerali.
Al contrario se invece si vuole depurare al meglio l’organismo e combattere la ritenzione idrica è importante che l’acqua sia a residuo fisso basso in modo tale da permettere una disintossicazione maggiore. Questo tipo di acqua è adatta anche all’alimentazione dei bambini molto piccoli e generalmente è consigliata un po’ a tutti: nella maggioranza dei casi dunque più l’acqua è leggera più è indicata per il benessere del nostro organismo.
Come abbiamo visto però ci sono delle eccezioni, ad ognuno dunque la sua acqua! L’ideale se siete in una condizione particolare della vostra vita o soffrite di qualche patologia è chiedere al vostro medico qual è l’acqua migliore per le vostre esigenze.
Quando bere l’acqua?
Ma quando berla? Non ci sono limiti particolari nel bere acqua nel corso della giornata, l’unica accortezza è quella di non esagerare durante i pasti o peggio ancora limitare solo a quei momenti l’assunzione di liquidi. E’ stato infatti visto che bere acqua mentre si mangia contribuisce a diluire i succhi gastrici utili alla digestione, con l’effetto di rallentarla e di ridurre anche in parte l’assorbimento di alcuni nutrienti.
Meglio quindi bere il più possibile lontano dai pasti dato che in questo modo si favorisce la diuresi e dunque il processo di disintossicazione del nostro corpo oltre che la peristalsi intestinale e quindi il benessere intestinale.
Non vi resta che andare subito a prendere un bel bicchiere d’acqua!
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