Ecco come ciò che dici e che fai, condiziona il destino di tuo figlio

genitori-Consapevoli

Sono molti i dubbi che puoi avere come genitore. E spesso non riesci a trovare le risposte che cerchi. Magari ti sarà capitato di pensare:

  • Starò facendo bene?
  • Sarò una brava mamma?
  • Sarò un bravo papà?
  • Perché è così aggressivo?
  • Perché è così timido?
  • Perché non rispetta le regole?
  • Perché non ha un senso dell’ordine?
  • Perché mi chiede in continuo regali e non capisce il valore del denaro, il senso del sacrificio e del risparmio?
  • Perché non trova lavoro?
  • Perché non trova la persona giusta per lui?
  • Perché non riesce a essere felice?

Cerchiamo di spiegare come le abitudini e le convinzioni che i tuoi genitori hanno (quasi) indelebilmente impresso nel tuo cervello da quando sei nato ti stanno impedendo con molta probabilità,di essere il migliore genitore per tuo figlio. Ed è per questo che a volte la lettura potrebbe risultarti “fastidiosa”.

 

Guida per Diventare un Genitore Consapevole Guida per Diventare un Genitore Consapevole
Conosci te stesso per crescere tuo figlio
Shefali Tsabary

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Parleremo di “Guida per diventare un Genitore Consapevole”, un libro che è stato scritto per tutti i genitori che si impegnano al massimo per i propri figli nella speranza di fare tutto al meglio, ma non capiscono come mai il proprio bambino non li ascolta, è timido, o magari sempre nervoso, o risponde male. Come mai è un adolescente ribelle, scontento, “allo sbando” o come mai rischia di diventare un adulto infelice e irrealizzato. E, come scoprirai, tutte queste difficoltà ci sono anche perché forse non hai mai considerato l’aspetto della programmazione. Questo libro è stato scritto anche per i genitori che, pensando al futuro, sperano che il proprio figlio abbia una vita più felice della loro, più spensierata e con meno difficoltà.

Ma devi sapere da subito che ci sono due buone notizie e una cattiva. Iniziamo da quest’ultima.

La cattiva notizia per te

È difficile uscire fuori dalla programmazione ricevuta dai tuoi genitori e magari hai già, involontariamente, cominciato a programmare tuo figlio.

La buona notizia per te n° 1

Scovare le cattive abitudini e i condizionamenti limitanti è davvero semplice: con la perseveranza e la buona volontà si può sempre recuperare a tutte le età. Non ti nascondiamo che la tua voglia di cambiare (se necessario) e la tua costanza saranno fondamentali e che ben poco dipenderà dai tuoi figli, molto dipenderà invece proprio da te. Non ti nascondiamo anche che, più tuo figlio è piccino e più sarà immediato imprimere in lui delle basi utili. Se i tuoi figli sono adolescenti o sono adulti è probabile che potrà servire anche a loro leggere direttamente questo libro e mettere anche loro le mani in pasta se vogliono liberarsi da qualche condizionamento inutile di troppo.

La buona notizia per te N° 2

Come genitore tu hai il potere di garantire il miglior futuro possibile a tuo figlio.

Cosa stai per scoprire in questo viaggio Sprogrammante?

Partiremo subito con uno dei più grandi malintesi dell’educazione: “Fai il bravo!”.

Questa frase spesso rischia di essere l’inizio di un tunnel che porta tuo figlio a “fare il bravo”, adattandosi però all’esterno, a quello che magari tu vuoi per lui, pagando il caro prezzo di allontanarsi dai suoi sentimenti, dal suo temperamento e dai suoi bisogni, perdendo così la sua felicità e autenticità.

“I bambini infatti non devono essere bravi.

I bambini devono essere se stessi!”

Faremo delle importanti riflessioni partendo da: perché chiediamo spessissimo ai bambini di fare i bravi o di essere bravi? Scoprirai perché anche tu hai dimenticato velocemente la tua vera natura e ti sei adeguato a quello che i tuoi genitori hanno voluto per te, a quelle che erano le loro direttive, le loro aspettative (invece di sostenerti e coltivare le tue passioni e i tuoi veri intenti).

E sai perché l’hai fatto? Perché i bambini si adattano, facendo i bravi, ai modelli genitoriali e rinunciano a essere se stessi pur di ottenere l’amore tanto desiderato che gli permette di sopravvivere e di crescere affettivamente.

Ma ora puoi stare tranquillo; stai per scoprire come spezzare questa catena e smettere di programmare tuo figlio a un futuro che non gli appartiene.

“Puoi evitare a tuo figlio la programmazione e le difficoltà che invece sono toccate a te nell’infanzia e nell’adolescenza per aver avuto genitori, figli di altri genitori che, inconsapevoli, hanno fatto quello che potevano con le poche risorse e conoscenze che avevano (quindi puoi rilassarti, posare l’ascia di guerra, e comprendere che alla fine non ci sono colpe, neanche per te).”

Il primo passo per smettere di programmare i bambini è smettere di sentirsi in colpa e smettere di accusare i tuoi genitori. Infatti ci sono vie più efficaci e veloci per risolvere le tue difficoltà invece che combattere per tutta la vita contro mulini a vento che non esistono.

Approfondiremo insieme come avviene il passaggio di informazioni fra te e tuo figlio e vedremo in dettaglio i 5 principali canali di comunicazione. Esistono modi diversi di comunicare con i bambini e ciascuno di essi, che lo vogliamo credere oppure no, concorre insieme a noi nell’educazione quotidiana della nostra prole. Per esempio c’è differenza tra ascoltare mamma o papà che continua a dirmi “Non sei capace, aspetta!” , oppure ascoltare mamma o papà che mi dice “Riprova, sono sicura che ce la puoi fare!”?

A un certo punto arriveremo allAutostima e sfateremo subito un falso mito. Molti credono che l’autostima si costruisca da zero facendo complimenti al bambino, stimolandola con performance e competizione, e valorizzando il proprio figlio solo quando porta a casa dei risultati positivi o voluti dal genitore. In verità ogni bambino nasce con una dose elevatissima di autostima che una relazione educativa svilente, insieme all’istigazione alla performance e alla competizione generate dal confronto con gli altri distruggono, creando adulti che vivono in perenne tensione, insicuri, in cerca dell’approvazione altrui e sempre in lotta (un’illusione senza fine) per apparire invece che essere se stessi.

Ma non finisce qui.

La sfrenata competizione, la mania della performance e dell’apparire rendono per esempio gli adolescenti dei fragili robot che guardano all’esterno invece che ascoltare se stessi e di conseguenza scelgono percorsi di studi e lavorativi che nulla hanno a che fare con le loro passioni e talenti (nel frattempo sepolti sotto un cemento di programmazioni). Il bambino quando nasce sa chi è, sa su quali doti può contare, sa che cosa vuole e ha una estrema fiducia in sé e nella vita. Anche tu lo sapevi da piccolo. Peccato che, fin da subito, una relazione poco ottimale che non sa come seguire e assecondare la natura del bambino, mette in campo azioni, parole ed emozioni che alterano questo stato idilliaco e propenso alla massima efficacia insito nel bambino.

Ma puoi stare tranquillo, nel libro troverai tutte le soluzioni (e ci saranno anche gli antidoti alla performance). In questa parte troverai anche la risposta a tre grandi dubbi dei genitori:

  1. Possono le mie parole, le mie azioni e le mie emozioni influenzare l’autostima di mio figlio?
  2. È vero che io concorro ad aumentare o diminuire l’autostima di mio figlio?
  3. Che cosa posso fare affinché i miei figli si fidino totalmente di me?

Poi arriverà la ciliegina: ti indicheremo le 19 frasi che disintegrano l’autostima giorno dopo giorno e le alternative più efficaci che puoi utilizzare da subito.

Dopo faremo molto di più. Siccome vogliamo che la comunicazione con tuo figlio sia sempre in linea con le sue corde ti racconteremo delle storie a lieto fine che saranno per te fonte d’ispirazione…

…dei suggerimenti pratici che potrai utilizzare per scardinare le programmazioni che ti stanno bloccando nel meraviglioso mestiere del genitore e… …ti forniremo anche l’alternativa più efficace alle frasi, ai modi di dire, agli atteggiamenti più comuni che i bambini mal digeriscono e che invece di aiutarti a crescere tuo figlio che si stima, felice, coraggioso, fiducioso sortiscono l’effetto totalmente contrario.

Ecco qui in anticipo alcune frasi al veleno a cui ti forniremo l’antidoto. Per alcune scoprirai anche come può sentirsi tuo figlio mentre le dici:

  • «Perché hai fatto una stupidaggine simile?»
  • «Ma sei scemo?!»
  • «Ma smettilaaaa!»
  • «Ma cosa ne sai tu!?»
  • «Scommettiamo che non ci riesci?»
  • «Che disastro!!!»
  • «Lascia, basta… faccio io che facciamo prima»
  • «Non sei capace!»
  • «No! Così ti fai male!»
  • «Non riesco a cavar niente di buono da lui»
  • «Maledetto il giorno che ti ho fatto… cosa mi è saltato in mente!»
  • «Stavo così bene quando non c’eri… avevo più tempo, nessuno che mi chiamava ogni secondo…»
  • «È timido, non socializza… finirà per isolarsi»
  • «Sei di costituzione robusta, non potrai mai essere magro»
  • «Guarda che pasticcio! Non ci si sporca così!»
  • «Vediamo chi arriva prima! Chi ha vinto? Chi è il più veloce di voi?»
  • «Com’ è andata? Che voti hai preso? E gli altri cosa hanno preso?»
  • «Non vedi tua sorella com’ è ordinata? Non vedi tuo fratello come è coraggioso?! Perché non mangi quanto lui? Se solo studiassi un po’ di più… guarda come fa lei!»
  • «Sei proprio un maleducato!»
  • «Sei proprio cattivo!»
  • «Pigrone scansafatiche!»
  • «Stupido!»
  • «Sei proprio una peste!»
  • «Non ti meriti niente»
  • «Il denaro è sporco»
  • «Il denaro è la radice di tutti i mali»
  • «Vedi di stare con i piedi per terra»
  • «Non puoi fare/avere tutto quello che vuoi»
  • «Meglio essere poveri ma avere la salute»
  • «Le donne sono tutte puttane!»
  • «Gli uomini sono tutti dei bastardi traditori!»
  • «La vita di coppia è dura»
  • «Nella vita non si può tutto!»
  • «Ma cosa credi di fare!?»
  • «Ma dove credi di andare?!»
  • «Pensa a chi non ha nemmeno quello che hai tu»
  • «Accontentati»
  • «Vieni qui perché là c’ è il lupo cattivo!»
  • «Se continui così chiamo l’uomo nero che ti porti via!»
  • «Là non andare perché ci sono i mostri!»

E allora tieniti forte… inizia la nostra esplorazione!

Le 9 frasi che fanno sentire tuo figlio uno “sfigato” (la terza pesa come un macigno ogni volta che viene pronunciata e limita fortemente l’autostima) Fiumi di parole sono state scritti su cosa fare o non fare con i bambini per crescerli con una elevata autostima e fiducia in se stessi. C’è chi dice che bisogna lodarli, altri che bisogna motivarli, altri ancora che bisogna rimproverarli quando sbagliano, poi è arrivato il rinforzo positivo stile “ammaestramento animali”… insomma i filoni sono tanti.

Ma alla fine, nella pratica di tutti i santi giorni in casa, trascorsi fra sveglia di corsa per andare in tempo a scuola, pranzo, compiti (e minacce per finirli), scarrozzamenti vari fra sport o corsi di musica, merenda fatta sul divano sbriciolando ovunque, litigi e botte con la sorella, cena con capricci perché manca l’aranciata a tavola…

cosa veramente influenza e condiziona la sicurezza di sé e l’autostima di tuo figlio?

Scopriamolo ora.

L’errore più comune sull’Autostima

Sfatiamo subito un grande mito: autostima non equivale a “quanto siamo belli e bravi”, “reggiamo il confronto con gli altri”, “ci potenziamo per raggiungere il risultato”, “ci facciamo il ritocchino o ci gonfiamo i muscoli perché così siamo come…”. Autostima significa autostimarsi ovvero conoscere il peso di sé, di quanto e soprattutto di come si vale, nel senso di quali sono e che peso hanno per la nostra vita le nostre virtù e le nostre debolezze.

Autostimarsi infatti vuol dire:

• essere consapevoli su cosa possiamo contare (particolari abilità, virtù, talenti, passioni) per realizzare i nostri progetti

• quali sono invece le caratteristiche che naturalmente non fanno parte di noi (debolezze, attività che non ci ispirano e non ci appassionano), non sono nostre passioni o talenti innati, e che non potremo utilizzare spontaneamente per la nostra realizzazione, ma che comunque possiamo decidere di imparare e sviluppare con lo studio e la pratica.

Il problema è che siamo talmente abituati a basare la valutazione di noi stessi sulla base di canoni esterni, su cosa gli altri fanno e su come gli altri sono, che ci siamo convinti di non valere, di non essere capaci, di non piacere, di essere sempre inadeguati.

La buona notizia è che ogni BA MBINO nasce con una DOSE ELEVATISSI MA DI AUTOSTI MA.

Lui sa chi è, sa su quali doti può contare, sa cosa vuole e ha una ESTREMA FIDUCIA in sé e nella vita. Anche tu lo sapevi.

Peccato che una relazione poco ottimale che non sa come seguire e ASSECONDARE LA NATURA del bambino, mette in campo azioni, parole, emozioni che alterano questo stato idilliaco e propenso alla MASSIMA EFFICACIA insito nel bambino (evento che tutti, o quasi, abbiamo vissuto nella nostra infanzia).

Come sono messi oggi bambini e ragazzi in fatto di autostima?

Non ci vuole Mago Indovino… Non sono messi mica tanto bene! Molti di loro:

  • subiscono lo stress dei voti a scuola
  • subiscono lo stress da prestazione eccessiva nella pratica sportiva
  • sentono il bisogno di omologarsi alle mode del momento o ai leader sportivi o dello spettacolo sulla cresta dell’onda per sentirsi anche loro importanti
  • mancano di rispetto ai loro genitori
  • fanno di tutto per denigrare mamma e papà così da sentirsi di valere rispetto al modello di origine
  • si sentono degli “sfigati”
  • non si piacciono fisicamente
  • non amano e bistrattano il proprio corpo
  • si vergognano di quello che sentono e di quello che pensano soprattutto se questo differisce dalla banalità della media…

Se non vogliamo ricadere nella banalità e nella superficialità di dire: “è colpa dell’allenatore”, “è colpa dell’insegnante”, “è colpa della TV”, dobbiamo porci le seguenti domande:

possono le mie parole, le mie azioni e le mie emozioni influenzare l’autostima di mio figlio? È vero che io concorro a creare l’autostima di mio figlio?

È vero che è bene che io faccia qualcosa perché i miei figli si stimino? Davvero è timido? Davvero si vergogna? Davvero è un pasticcione?

Tuo figlio potrà anche avere il suo temperamento naturale ma… la tua influenza diretta e dell’ambiente esterno tende a forgiare anche la sua autostima. Facciamo qualche esempio con relativo antidoto (tutte frasi non inventate e sentite migliaia di volte dai nostri genitori, da amici, conoscenti, passanti, ecc.).

Le 9 frasi che “congelano” la sicurezza di tuo figlio (e la sua autostima)

Per risponderti alla prima domanda e darti una soluzione pratica per non limitare l’autostima e la sicurezza di tuo figlio ecco qui una possibile soluzione: semplicemente non pronunciare frasi che fanno sentire tuo figlio svalutato, sminuito. Quindi prima bisogna conoscere le frasi “al veleno” che minato l’autostima e, una volta conosciute, bisognerebbe sostituirle con frasi “antidoto” più efficaci.

Se adesso ti stai chiedendo perchè abbiamo scelto di approfondire l’effetto che hanno le frasi pronunciate verso l’autostima di tuo figlio devi sapere che…

Le PAROLE hanno un GRANDE POTERE. Da un lato RIFLETTONO I SENTIMENTI, lo stato d’animo, le abitudini e il modo di pensare di chi le pronuncia… dall’altro hanno l’enorme potere di PROGRAMMARE I NEURONI di chi le riceve fissandosi giorno dopo giorno fino a essere assorbiti e a essere UTILIZZATE IN MODO AUTOMATICO.

  • “Ma sei scemo?!”
  • “Scommettiamo che non ci riesci?”
  • “Che disastro!!”
  • “Lascia, basta… faccio io che facciamo prima”
  • “Non sei capace!”
  • “No! Fermo! Non si fa così!… Ma chi ti ha insegnato?!… Dammi qua…. Così si fa no?!” (con un tono giudicante e infastidito)
  • “Sbrigati! Muoviti!”
  • “Non riesco a cavar niente di buono da lui”
  • “Stavo così bene quando non c’eri… avevo più tempo… Nessuno che mi chiamava ogni secondo…”

 

Per approfondire l’argomento, la seconda21 lettura consigliata di oggi è:

 
 

Smettila di Programmare Tuo Figlio Smettila di Programmare Tuo Figlio
Come tutto quello che fai e comunichi condiziona il destino di tuo figlio
Roberta Cavallo, Antonio PanareseCompralo su il Giardino dei Libri

 

 

SINOSSI

I tuoi genitori con i loro atteggiamenti e le loro frasi ti hanno programmato a partire dall’infanzia per essere infelice e insicuro. Ora puoi spezzare questa catena e scoprire le modalità comunicative più efficaci che rispettano tuo figlio per crescerlo felice e per aiutarlo a esprimere il colore (unico) che è venuto a manifestare nel mondo.

“C’è un potere magico che ogni genitore possiede. È un potere incredibile che nessuno sa di avere. Eppure forgia il destino del proprio figlio così come il fabbro forgia la spada battendo il ferro”

È inevitabile. È scientificamente dimostrato. Sta succedendo anche se non ci credi: tuo figlio assorbe frasi, abitudini e modelli che tu, anche involontariamente, gli trasmetti.

Ma se le tue abitudini e le frasi che pronunci ogni giorno hanno il potere di programmare tuo figlio, allora quale futuro stai tracciando per lui?

Ogni genitore desidera avere un figlio educato, che da grande riesca a realizzarsi, sia una persona felice, capace di risolvere i problemi e rialzarsi dopo le sconfitte. Purtroppo, ci sono frasi e atteggiamenti poco empatici che programmano il suo futuro forgiando un destino fatto di sfiducia, negatività e infelicità. Nonostante tutti i tuoi sforzi per educare tuo figlio magari lui è nervoso, risponde male, troppo aggressivo, non ti ascolta. Tutto questo accadrà finché non smetterai di “programmarlo”!

Ma come puoi evitare di trasmettergli limiti, paure e insicurezze?

In Smettila di Programmare tuo figlio troverai le istruzioni dettagliate. Stai per scoprire:

  • Perché e come tuo figlio assorbe le tue emozioni e i tuoi atteggiamenti
  • I 5 canali con cui trasmetti informazioni ai tuoi figli
  • Come puoi evitare di programmarlo negativamente
  • Le 19 frasi che disintegrano l’autostima di tuo figlio (e la fiducia in se stesso)
  • Come recuperare l’autostima di tuo figlio
  • I giudizi e le etichette più comuni che umiliano i bambini e li fanno sentire traditi
  • Abbondanza e Soldi: gli 8 macigni che impediranno a tuo figlio di vivere l’abbondanza
  • Amore e coppia: le frasi che renderanno conflittuali le sue relazioni future
  • Successo e felicità: le frasi che inseriscono il freno a mano
  • Paure, lupo cattivo e mostri: le frasi più usate che spaventano e condizionano
  • Le 9 frasi magiche che rendono felice ogni bambino
  • Tutti i genitori amano i propri figli: ma come dimostrarglielo?
  • Cosa puoi fare affinché tuo figlio ritorni a fidarsi di te

Il libro contiene le 54 frasi più comuni che rischiano di programmare, limitare e ferire emotivamente tuo figlio (e le relative alternative più efficaci).

“Tuo figlio è una spugna che ogni giorno assorbe il colore delle tue abitudini, delle tue parole e delle tue credenze. Comprendere questo passaggio è la prima tappa per non condizionarlo e lasciarlo libero di esprimere il colore (unico) che è venuto a manifestare nel mondo”

INDICE

  • Capitolo 0 – Sarò una brava mamma? Sarò un bravo papà? Mio figlio sarà felice?
  • Capitolo 1 – Maledetto il giorno in cui suo padre lo aveva costretto ad accettare quel lavoro…
  • Capitolo 2 – Il veleno invisibile che tutti abbiamo bevuto e che ha ucciso la nostra spontaneità
    Dal diario di Roberta: “Non gli va bene niente. Mannaggia a lui!”
    Sembrano sciocchezze, eppure influenzano il futuro di tuo figlio
    I 6 ostacoli che impediscono la tua S-programmazione
  • Capitolo 3 – Gli elefanti vanno addomesticati… un po’ come i bambini
    Perché parlare di programmazione e di destino
    I 2 condizionamenti più inaspettati: fai il bravo! e smettila di piangere!
    Dal diario di Antonio: un pezzo triste di vita vissuta… con lieto fine
    Da diario di Roberta: un pezzo triste di vita vissuta… con lieto fine
    I bambini non devono mai, mai, mai essere bravi
    Quattro domande per scardinare il martello pneumatico “fai il bravo!”
    Dal diario di Roberta: “Ma quante lacrime per due patatine!!”
    Che sarà mai un piantarello ogni tanto?!
    Cosa puoi fare quando tuo figlio piange in 4 mosse
  • Capitolo 4 – Cosa stai trasmettendo ai tuoi figli?
    I 5 canali con cui trasmettiamo informazioni ai nostri figli
    Come comunichiamo con i bambini?
    Perché tuo figlio impara da te?
    Come la mente di tuo figlio assorbe le informazioni
    Consapevolezza e inconsapevolezza
    Come il genitore fa davvero differenza
  • Capitolo 5 – Giano e Giona alle prese con l’imitazione
    La spiazzante e ultra-efficace strategia dell’Imitazione
    Ti amo, certo, ma te lo dimostro
  • Capitolo 6 – I 2 demoni che distruggono l’autostima di tuo figlio
    La verità sull’autostima con virtù e debolezze
    Le 19 frasi che disintegrano l’autostima di tuo figlio (e la fiducia in se stesso)
    Da diario di Roberta: “Non riesco, non sono capace”
    Se aiuti la farfalla a uscire dal bozzolo non riuscirà mai a volare
    Dal diario di Antonio: il genio del vasetto di miele
    Le 9 frasi magiche che ogni bambino vorrebbe sentirsi dire
    Come iniziare a recuperare la tua autostima?
    Come la competizione peggiora la situazione
    Dal diario di Roberta: “Devo essere prima!… Anche a costo di non giocare!”
    La fregatura di correre per essere migliori degli altri
    Come si crea la competizione (e come si distrugge)
    La mania dilagante della performance che indebolisce tuo figlio
    Le 5 frasi che alimentano competizione e umiliazione
    Dal diario di Roberta: a volte i genitori si sentono a disagio dinnanzi ai grandi sogni del proprio figlio
  • Capitolo 7 – Le etichette maledette! (Ovvero come evitare i 6 giudizi più temuti da tuo figlio)
  • Capitolo 8 – Abbondanza e soldi: gli 8 macigni che impediranno a tuo figlio di vivere l’abbondanza
  • Capitolo 9 – Amore e relazione di coppia: le 4 frasi che renderanno conflittuali le sue relazioni future
  • Capitolo 10 – Successo e felicità: ecco le 7 frasi che inseriscono il freno a mano
  • Capitolo 11 – Paure, lupo cattivo e mostri: le 5 frasi più usate che spaventano e condizionano
    Dal diario di Roberta: “Sceglieranno me o Simone?… Questo è il dilemma!”
    Dal diario di Roberta: Mamma che buioooo!…. Che pauraaaa!!!
  • Capitolo 12 – 8 post-it finali da appendere al frigorifero
  • Capitolo 13 – Come puoi applicare da oggi i suggerimenti ricevuti

2 commenti

  • giovanni

    Articolo molto bello. Grazie. Aggiungerei anche un pizzico di Umorismo. Grazie

    • riccardo

      Hai ragione, cerchiamo di alternare articoli “seriosi” con qualche altro articolo più “leggero”…ma grazie del consiglio! Allegerire con un pò di umorismo, farà rivedere le stesse informazioni sotto una luce più gradevole!
      Un saluto

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