Ortoressia: quando l’ossessione del cibo sano diventa patologico

ortoressia

Diventare maniaci del mangiare sano e della cura del proprio corpo può scaturire in una vera e propria malattia: l’ortoressia.

Ortoressia. Immagine: © 2013 Costanza Prinetti.

Ortoressia. Immagine: © 2013 Costanza Prinetti.

Negli ultimi anni, i messaggi mediatici che invitano a seguire una corretta alimentazione e a condurre uno stile di vita salutare aumentano a ritmo sostenuto, dai telegiornali alle rubriche di benessere, dalle riviste di moda a quelle di cucina, e i consigli sono sempre gli stessi: muoversi almeno 40 minuti al giorno, consumare non meno di cinque pasti durante la giornata, evitare fritti, grassi animali e premiare frutta e verdure, controllare il consumo di carne e latticini, specie se si tratta di formaggi stagionati, e tenere sotto controllo l’assunzione di alcool.

Bene, questo comportamento, se preso troppo alla lettera e seguito in modo ossessivo può mettere a rischio la serenità e la salute mentale delle persone.
Mangiare quasi esclusivamente frutta e verdure, rinunciando sempre e tassativamente ai piaceri della tavola, può portare alla depressione.
Insomma, come in tutte le situazioni – anche in questo caso – il troppo stroppia, o come molti golosi amano ripetere per giustificare la loro passione per i cibi sostanziosi: “che faccio vivo male per morire sano?”. E in effetti non hanno tutti i torti.

Ortoressia deriva dal greco Orthos (giusto) e Orexis (appetito) e indica l’ossessione psicologica per il mangiare sano. Chi soffre di ortoressia è infatti controllato da un vero e proprio fanatismo alimentare, un complesso di superiorità basato sul cibo che lo porta a disprezzare chi non mangia sano.

La parola ortoressia fu coniata nel 1997 dal medico californiano, Steven Bratman, nel suo libro Health Food Junkies, in cui parlava appunto della vera ossessione di alcuni per il cibo salutare e il mangiar sano.

Il processo che porta all’ortoressia riguarda soprattutto le donne e avviene sempre nello stesso modo: si inizia evitando i cibi grassi, come fritti, salse e intingoli, ma anche caffeina e caffè, per poi mettere al bando anche i carboidrati, i formaggi e il latte.
Ma questo eccessivo desiderio di stare bene può comportare l’esatto contrario, come ha sottolineato Lucy Jones, dottoressa della British Dietetic Association al Daily Mail: “questa ossessione porta ad escludere intere categorie di alimenti e dunque aumenta il rischio di gravi danni alla salute come mancanza di densità ossea, ictus, diabete ed attacchi cardiaci“ .

Insomma, anche in questo caso vale sempre la stessa regola: evitare gli eccessi, mangiare in modo più vario possibile e godersi la vita! Magari con un occhio di riguardo anche verso la nostra amata Terra.

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